Una ricognizione nuova sul ruolo del legno nei processi di civilizzazione, come materiale "debole", a causa della sua natura organica, ma in realtà dotato di una specificità e di un carattere che, a misura della manualità e di un quadro largo di bisogni, lo hanno reso, oltre che una risorsa utile, intramontabile e a vari livelli insostituibile, un propulsore decisivo della razionalità umana.